Confindustria
ven 05 feb, 2016
CIRCOLARE AGROINDUSTRIA N. 12 DEL 5 FEBBRAIO 2016
COMPETITIVITA' DELLE AZIENDE: FIRMATO A VERONA IL PROTOCOLLO MIPAAF-ENEL PER L'EFFICIENZA ENERGETICA NELLA FILIERA ZOOTECNICA: RISPARMIO FINO AL 16%

Il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha firmato il 3 febbraio a Verona, nell'ambito della 112^ edizione di Fieragricola, un protocollo di collaborazione con Enel Spa per migliorare l'efficienza energetica nella filiera zootecnica consentendo alle imprese di guadagnare in competitività e sostenibilità. Contestualmente Enel Energia e le organizzazioni agricole nazionali hanno sottoscritto un primo accordo quadro della durata di 2 anni.
Come spiegato in una nota dello stesso Ministero, Enel metterà a disposizione delle imprese - a partire da quelle lattiere - dei pacchetti dedicati di fornitura di energia elettrica e gas a condizioni più vantaggiose studiati sulle esigenze degli allevamenti (secondo le dimensioni e i fabbisogni) oltre a dei servizi di analisi ed efficientamento specifici volti al miglioramento delle performance, all'ottimizzazione e alla gestione dei consumi di energia elettrica e gas in termini di utilizzo sostenibile delle risorse.
Secondo le valutazioni del Ministero, sono oltre 35 mila le aziende di produzione di latte alle quali si aggiungono 85 mila allevatori di bovini da carne. Il consumo di energia rappresenta una voce sempre più rilevante del bilancio delle imprese zootecniche, che supera il 6% del totale dei costi variabili di produzione. La spesa media annua aziendale per gli allevatori risulta pari a 17.487 euro, corrispondente a circa 141 euro/capo bovino/anno [v. esempio nella tabella nel pdf allegato alla circolare Agroindustria n. 12 del 5 febbraio 2016].

L'accordo prevede:
- pacchetti dedicati di fornitura di energia elettrica e gas a condizioni più vantaggiose e studiati sulle esigenze delle imprese di allevamento in considerazione delle loro dimensioni e dei fabbisogni;
- servizi di efficienza energetica specifici per il miglioramento delle performance energetiche, all'ottimizzazione e alla gestione dei consumi di energia elettrica e gas.

Il tema della competitività del sistema agroindustriale e delle prospettive del Made in Italy è stato al centro del forum di Fieragricola. "Aggregazione di filiera, sostenibilità e innovazione sono alla base del modello vincente dell’agroalimentare italiano", ha spiegato Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare, che ha aggiunto: "Finalmente il nostro Paese ha messo concretamente al centro dell’economia il settore agroalimentare, puntando in maniera strategica e moderna alla sua affermazione, sia come strumento di rilancio dell’occupazione giovanile del Paese sia come leva di crescita sui mercati internazionali. Dopo la positiva esperienza di Expo stiamo portando con successo il nostro modello, fatto insieme di Made in Italy e di Made with Italy, in giro per il mondo: in Africa, grande protagonista di questa fiera e presto in Argentina, con il nostro presidente del Consiglio, in Iran, Russia e Kazakistan con il ministro Martina".

Paolo De Castro, presidente della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, ha affermato che "la qualità dei prodotti agricoli italiani è una condizione necessaria ma non sufficiente. La qualità bisogna saperla portare in giro dove c’è domanda e dove la possono pagare. Serve una nuova organizzazione per distribuire le catene di prodotti. La crescita dell’export agroalimentare italiano, che nel 2015 ha raggiunto i 36 miliardi, è straordinaria ma non basta. La crescita della Germania è doppia, noi siamo solo sesti come valore dell’export. Ma gli altri Paesi non hanno la nostra qualità. Per questo è necessario rivedere la nostra capacità organizzativa. Dobbiamo essere più offensivi, più presenti. Anche a Bruxelles".


CIRCOLARE AGROINDUSTRIA N. 12 DEL 5 FEBBRAIO 2016