Confindustria
lun 31 ott, 2016
CIRCOLARE AGROINDUSTRIA N. 61 DEL 31 OTTOBRE 2016
FIRMATO L'ACCORDO (CETA)TRA L'UNIONE EUROPEA ED IL CANADA

L'Unione Europea ed il Canada hanno firmato domenica 30 ottobre l'accordo commerciale bilaterale (CETA - Comprehensive Economic and Trade Agreement) grazie al via libera del Parlamento della regione belga della Vallonia che ha tolto il veto dopo la concessione di una serie di modifiche che daranno garanzie su alcuni punti critici dell'accordo relativi ad agricoltura, indicazioni geografiche, carne bovina trattata con ormoni ed il sistema giudiziario per la protezione degli investimenti (ICS- Investment Court System).

Con questo accordo l'Unione europea ottiene tra l'altro la tutela dei marchi di indicazione geografica per i prodotti alimentari e la garanzia che i prodotti alimentari canadesi distribuiti nel mercato unico rispettino i vincoli comunitari su OGM ed ormoni della crescita. Inoltre, il CETA consente alla UE l'accesso al mercato unico nordamericano istituito attraverso gli accordi Nafta (Canada, Stati Uniti e Messico) per il libero commercio.

Per entrare effettivamente in vigore, il trattato dovrà essere ratificato dai 28 Stati membri e, anche senza particolari problemi in vista, la procedura richiederà del tempo: per questo è previsto che l'accordo possa entrare in vigore in via provvisoria, in attesa sia dell'assenso del Parlamento europeo (atteso per la sessione di metà gennaio) che delle 28 ratifiche ufficiali degli Stati membri.

Torneremo in argomento con maggiori dettagli.


MISSIONE DEL COMMISSARIO HOGAN IN VIETNAM ED INDONESIA DAL 2 AL 9 NOVEMBRE - FUTURI PROGETTI PER LA PROMOZIONE DELL'AGROALIMENTARE

Come anticipato nella nostra circolare informativa n. 48 del 21 luglio, il Commissario Europeo all'Agricoltura Phil Hogan condurrà una missione commerciale in Vietnam ed Indonesia dal 2 al 9 novembre.
Tra gli argomenti principali della sua agenda, la questione delle barriere non tariffarie al commercio (in particolare per carne, latticini e vini/liquori) e la promozione dei prodotti agricoli di alta qualità. Hogan insisterà anche sull'ottenimento del riconoscimento della UE come una entità singola, premessa che sembra essere la chiave di accesso a questi mercati del sud-est asiatico molto promettenti per l'agro-industria UE.
Nel contesto attuale che vede da una parte la diminuzione dei prezzi delle materie ed il forte calo della domanda dalla Cina e dall'altra un eccesso di offerta del prodotto comunitario, esacerbata dal lungo embargo russo, Hogan è pronto a sfruttare nuove opportunità di esportazione.
Il Commissario all'Agricoltura sarà accompagnato da una delegazione economica composta da rappresentanti provenienti da 42 aziende e organizzazioni di produttori/cooperative provenienti da 16 Stati membri (Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Paesi Bassi, Portogallo, Grecia, Spagna, Regno Unito, Ungheria, Romania, Bulgaria e Polonia) con un fatturato complessivo di oltre 170 miliardi di euro. I rappresentanti delle imprese avranno modo di interfacciarsi con i loro omologhi asiatici per creare una migliore comprensione delle pratiche commerciali; parteciperanno inoltre ad un seminario sull'accordo di libero scambio UE-Vietnam ad Hanoi (3 novembre) nonché alla fiera SIAL di Jakarta (9 novembre). Il Commissario ha inoltre in programma una serie di incontri ad alto livello ad Hong Kong all'inizio del viaggio.

La missione viene realizzata all'indomani della conclusione dell'accordo di libero scambio con il Vietnam, che dovrebbe entrare in vigore alla fine del 2017 o all'inizio del 2018: un accordo con un Paese (che fa anche parte del Trans-Pacific Partnership, i cui altri membri sono Australia, Brunei, Canada, Chile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Perù, Singapore e Stati Uniti) che conta 90 milioni di persone ed offre i maggiori vantaggi per la UE per quanto riguarda le esportazioni di carne (soprattutto bovina e suina), prodotti lattiero-caseari, vini e liquori, nonché delle indicazioni geografiche protette.

L'UE ha avviato negoziati con l'Indonesia nel mese di luglio. L'Indonesia - che ha una popolazione relativamente giovane di 257 milioni di persone che rappresentano anche il 12% dell'intera comunità musulmana del mondo - è uno dei Paesi del sud-est asiatico nel quale l'Unione europea spera di assicurarsi un aumento della domanda per prodotti agroindustriali di alta qualità, soprattutto da parte della classe media emergente.
Il prossimo ciclo di negoziati tra l'UE e l'Indonesia è previsto per la fine di gennaio 2017, con l'obiettivo, da parte UE, di aumentare la propria quota di mercato in particolare nel settore del pollame e dei prodotti lattiero-caseari.

Sia il Vietnam che l'Indonesia non riconoscono l'UE come un'unica entità e continuano a trattare con i singoli Stati membri a livello bilaterale piuttosto che a negoziare condizioni di importazione valide per l'intera Unione. Persistono quindi vari problemi sul riconoscimento degli standard fito-sanitari per quanto riguarda i prodotti a base di carne, frutta e verdura per il Vietnam e carne, pollame, prodotti vegetali, alimenti biologici e vini/liquori per l'Indonesia.

Nel ribadire che l'ampliamento dei mercati per le produzioni agricole europee è la migliore opportunità per aiutare i produttori nella crisi attuale, Hogan ha sottolineato che entrambi i Paesi asiatici sono mercati promettenti, in particolare per le esportazioni di carni, prodotti lattiero-caseari, IGP e DOP, vini e liquori.
Hogan punta anche a guadagnare l'interesse della classe media che si prevede crescerà di 150 milioni di persone ogni anno, da qui al 2050, principalmente in Asia, Africa e Sud America (in Indonesia è cresciuta dal 37% del 2004 a quasi il 57% nel 2013).
Hogan ha espresso la sua fiducia che la missione, denominata "Sapori d'Europa", possa portare l'Unione europea al primo posto nel mondo come esportatore ed importatore di prodotti alimentari, ricordando che il bilancio 2016 dell'UE ha previsto 111 milioni di euro proprio per i programmi di promozione. Nei primi giorni di novembre la Commissione UE dovrebbe annunciare i risultati della valutazione delle proposte per il 2016 (proposte che riguardano 66 programmi di promozione cofinanziabili, con target in 32 Paesi terzi). Il bilancio destinato alla promozione, che ha destato grande interesse da parte del settore agroalimentare, aumenterà a 133 milioni di euro nel prossimo anno.

La prossima missione commerciale del Commissario all'Agricoltura dovrebbe svolgersi in Turchia entro la fine dell'anno, finalizzata in particolare ad aumentare le esportazioni di animali vivi; Hogan ha inoltre in progetto di sviluppare ulteriori opportunità commerciali in Africa occidentale, Canada, Iran e Golfo Persico già nel 1° semestre del 2017.


CIRCOLARE AGROINDUSTRIA N. 61 DEL 31 OTTOBRE 2016