Confindustria
gio 11 lug, 2019
CIRCOLARE INFORMATIVA SANITARIA VETERINARIA N. 126 DEL 11 LUGLIO 2019
EXPORT ISRAELE: CHIARIMENTI SUI TEST CONDOTTI SULLA CARNE BOVINA FRESCA

SI trasmette nota DGISAN 46486 dell’8 luglio 2019 nella quale il Ministero della Salute fornisce alcuni chiarimenti sui test condotti sulle partite di carne fresca bovina spedite dall'Italia in Israele.

Le Autorità competenti israeliane hanno comunicato al nostro Ministero che le partite di carne bovina fresca spedite in Israele dai Paesi terzi, tra cui l'Italia, a partire dal 1 luglio 2019, dovranno esenti da agenti patogeni che possano rappresentare un rischio per la salute umana e pertanto saranno sottoposte al test per la ricerca della shiga-tossina prodotta dall'Escherichia coli (STEC) (si veda l’allegato I alla nota ministeriale).

I servizi veterinari israeliani (IVSAH) richiedono che ogni stabilimento che esporta abbia un programma di riduzione degli agenti patogeni che includa anche la ricerca della STEC, poiché analogamente a tutti i paesi importatori, Israele si aspetta che i paesi esportino prodotti esenti da agenti patogeni che possano essere un rischio per la salute umana. Pertanto, in conformità con i requisiti di esportazione IVSAH 2014, ogni stabilimento dovrebbe avere in atto un programma di riduzione degli agenti patogeni.
Al fine di integrare l'HACCP, gli Israeliani ritengono obbligatorio stabilire standard di prestazione di sicurezza alimentare per i microrganismi patogeni sulla carne cruda per la riduzione della contaminazione da Salmonella, E. coli e Enterobatteriacee delle carcasse grezze al fine di verificare l'influenza/l'effetto dei sistemi HACCP-SSOP-SPS nell'igiene finale delle carcasse di bovini/ovini.

Questi standard di prestazione servono a misurare l'efficacia del funzionamento dei sistemi HACCP nell'affrontare i rischi per la sicurezza alimentare.
Gli stabilimenti che esportano dovranno, pertanto, eseguire un test microbiologico giornaliero per Salmonella, E. coli e Enterobatteriacee per verificare l'espletamento del programma ufficiale.

Per quanto concerne la modalità di esecuzione del test per la ricerca della STEC, la parte israeliana ha fornito i seguenti chiarimenti:

- test inizieranno sui prodotti che hanno lasciato il paese esportatore il 1 ° luglio 2019;
- i test verranno eseguiti secondo il metodo ISO 13136 nel laboratorio IVSAH;
- i test eseguiti nel paese esportatore non verranno confrontati con quelli svolti dall'IVSAH;
- il laboratorio IVSAH è riconosciuto sia dall'UE che dall'USDA-FSIS (USA) per eseguire test microbiologici per l'esportazione in entrambi i paesi;
- il materiale da testare è muscolo di bovino;
- l'IVSAH coprirà il costo del test;
- la dimensione del campione dovrà essere equivalente ad un pacchetto di muscolo di bovino.
Gli importatori, dovranno ampliare la dimensione del campione al fine di consentire l'invio di più confezioni al laboratorio. Il test positivo sull'intera dimensione del campione causerà il rifiuto del lotto.

Tutte le carni importate in Israele, attualmente, vengono testate in maniera casuale per gli indicatori microbiologici di igiene di processo presso la struttura di stoccaggio a freddo. I test includono: conta delle placche aerobiche, conta dei coliformi, Escherichia coli e Salmonella spp.
Al momento, i prodotti non vengono trattenuti né rifiutati in base ai risultati. Il test viene eseguito senza una precedente conoscenza dell'importatore, della struttura di stoccaggio a freddo o del regolatore.
Il sistema informatico seleziona in modo casuale le spedizioni da testare. La frequenza testata si basa sul volume delle importazioni di ciascun stabilimento: sono testate il 20% delle spedizioni dello stabilimento. La dimensione del campione è un’ unità di carne nella sua confezione originale. I prodotti vengono consegnati al laboratorio IVSAH in imballaggi numerati e sigillati preparati dalla LCA (Autorità locali competenti) del magazzino frigorifero.
Il test STEC sarà semplicemente aggiunto all'elenco di altri test microbiologici quando la LCA andrà a campionare.
Le carni congelate saranno testate entro i tempi di consegna standard in laboratorio. Le prove su carne fresca possono essere eseguite in condizioni accelerate. La carne che è STEC positiva non sarà rilasciata in Israele per essere commercializzata come carne fresca: potrà essere restituita al Paese di origine o indirizzata a uno stabilimento per la trasformazione in un prodotto pronto al consumo, trattato termicamente. La scelta dell'istituzione e della procedura deve essere approvata dall'IVSAH prima che la spedizione venga rilasciata dalla cella frigorifera.
L'IVSAH non si oppone all'utilizzo di sostanze che hanno la capacità di ridurre la carica batterica sulle carcasse, purché la sostanza sia approvata per tale uso nel Paese esportatore. Ad ogni modo è opportuno confermare con le Autorità rabbiniche lo stato kosher della carcassa dopo l'uso di tali sostanze.


CIRCOLARE INFORMATIVA SANITARIA VETERINARIA N. 126 DEL 11 LUGLIO 2019