Confindustria
lun 30 ott, 2017
CIRCOLARE INFORMATIVA SANITARIA VETERINARIA N. 210 DEL 30 OTTOBRE 2017
EXPORT FEDERAZIONE RUSSA: ESTESO L'ELENCO DEI PRODOTTI ALIMENTARI VIETATI

Si informano le aziende associate che con decreto del 25 ottobre 2017 n. 1292, il Rosselkhoznadzor ha modificato il decreto n. 778 del 07/08/2014 (cfr circolare Assocarni Agro-Industria n. 30 del 07/08/2014 e successive in materia) estendendo l’elenco dei prodotti per i quali sono vietate le esportazioni dalla Ue verso la Federazione russa. Al link evidenziato è disponibile una traduzione (benché ancora non ufficiale, ma attendibile) del decreto in questione recante l’elenco delle nuove merci sotto embargo, che viene riportato anche di seguito.

- 0103 (ad eccezione di 0103 10 000 0):

 SUINI VIVI (AD ECCEZIONE DEGLI ESEMPLARI DELLE RAZZE PURE)

- 0206 (ad eccezione 0206 10 100 0, 0206 22 000 1, 0206 29 100 0, 0206 30 000 1, 0206 30 000 3, 0206 41 000 1, 0206 49 000 1, 0206 80 100 0, 0206 90 100 0*****):

 FRATTAGLIE ALIMENTARI BOVINE, SUINE, OVINE, CAPRINE, EQUINE, DI ASINI, MULI FRESCHE, REFRIGERATE O CONGELATE (AD ECCEZIONE DEI PRODOTTI PER LA PRODUZIONE DI PRODOTTI FARMACEUTICI***********)

- 0209: GRASSO SUINO, SEPARATO DALLA CARNE E GRASSO DI POLLAME FRESCO, REFRIGERATO , SALATO, IN SALAMOIA, ESSICATO O AFFUMICATO

1501: GRASSO SUINO (INCLUSO IL LARDO) E GRASSO DI POLLAME, ESCLUSO IL GRASSO DEL COD DOG 0209 O 1503
 

1502: GRASSO BOVINO, OVINO O CAPRINO ESCLUSO IL GRASSO DEL COD DOG 1503

- 150300: LARDO E BURRO E GRASSI ANIMALI

“********* Ad eccezione delle merci destinate alla produzione di prodotti farmaceutici, previa verifica della destinazione d’uso della merce importata, effettuata dal ministero dell’industria e del commercio della federazione russa secondo le procedure previste.  

Tali ulteriori misure sono da attribuirsi al fatto che i canali utilizzati per le esportazioni di tali prodotti venivano sfruttati per le importazioni di alcune merci vietate sotto la sembianza di altre, causando un danno ai produttori russi. 

Risultano quindi sospese anche le merci (frattaglie e grasso bovini) che venivano ad oggi esportate da parte delle aziende ispezionate dai servizi veterinari russi nel 2014 e autorizzate in virtù di un memorandum specifico datato 20/11/2014 (cfr Circolare 162 del 24/11/2014). Siamo tuttavia in attesa di ulteriori chiarimenti e delucidazioni da parte della nostra omologa russa North West Meat Association con la quale collaboriamo e che verranno prontamente comunicate.

Si ricorda che Il Rosselkhoznadzor ha cominciato a vietare le forniture di prodotti dalle Ue nel gennaio 2014, quando nei Paesi Baltici era stata notificata la Peste Suina Africana, bloccando di conseguenza le importazioni di carni suine. La Ue aveva definito questo divieto sproporzionato e fatto ricorso al WTO.

Nell’agosto del 2014 le Autorità russe hanno introdotto una serie di ulteriori divieti riguardanti in primis le carni bovine e di pollame fresche e alcuni prodotti a base di carne bovina (cfr circolare Assocarni citata sopra) per questioni di salvaguardia del mercato interno. Ad ottobre dello stesso anno hanno introdotto limitazioni anche alle frattaglie e al grasso bovino e suino.

Ad agosto 2016 un consiglio di arbitri del WTO ha deliberato che la maggior parte delle limitazioni introdotte dalla Russia contraddicono i suoi obblighi, in particolare per quanto riguarda la Peste Suina Africana. La Russia ha fatto appello contro questa decisione, sulla base del fatto che la Peste Suina Africana in Polonia e nei Paesi Baltici è peggiorata e le misure adottate dai servizi della Ue per sconfiggerne i focolai sono risultate inefficaci. A fine febbraio 2017 il WTO ha respinto questo appello, ma le Autorità russe non hanno abbassato il loro livello di difesa nei confronti dei prodotti europei, mantenendo chiuse le importazioni di carne in generale.

Oltre alle carni sono finiti sotto divieto anche altri prodotti quali il pesce, i frutti di mare, le verdure, la frutta, i latticini provenienti da USA, UE, Canada, Australia e Norvegia. Da quella data l'embargo è stato prorogato alcune volte e per il momento è in vigore fino alla fine del 2018.


CIRCOLARE INFORMATIVA SANITARIA VETERINARIA N. 210 DEL 30 OTTOBRE 2017