Confindustria
gio 07 ago, 2014
L'AGROALIMENTARE ITALIANO RISCHIA UN DANNO DI CIRCA 600 MILIONI DI EURO: BASTA SANZIONI BISOGNA RITORNARE A DIALOGARE CON LA RUSSIA

“Un danno da oltre 100 milioni di euro all'anno per il settore agroalimentare italiano. Ed a rischio sono tutte le nostre esportazioni agroalimentari verso la Russia che valgono circa 600 milioni di euro.” Queste, secondo Luigi Scordamaglia, vicepresidente di Assocarni e Federalimentare le conseguenze per la filiera agroalimentare italiana dei divieti all'esportazione verso la Russia adottate dal Governo russo come reazione verso le sanzioni applicate dai Paesi dell'Unione Europea negli scorsi giorni. Bisogna fermare questa escalation. Le sanzioni continua Scordamaglia “sono spesso inutili, ma nei confronti della Russia sono addirittura controproducenti. L'Unione Europea dimentica costantemente che siamo noi ad aver bisogno della Russia e non la Russia di noi. Continuare il muro contro muro danneggia innanzitutto noi stessi. Bisogna saper tornare ad uno spirito di dialogo. Europa e Russia sono obbligate ad integrarsi come mercati sempre di più ed adottare misure che ostacolino tale processo è dannoso e giova solo ad economie lontane dal nostro continente che se ne avvantaggiano. L'azione del Governo italiano e' particolarmente apprezzata da parte russa per cui mi auguro che avendo noi la Presidenza italiana potremo portare avanti una politica di maggiore dialogo e normalizzazione dei rapporti a differenza dell'approccio spesso sbagliato che in passato anche sulle questioni commerciali ha tenuto la Commissione europea”, conclude Scordamaglia

Roma, 7 agosto 2014


Per informazioni: François Tomei – tomei@assocarni.it - 3346654569